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        Santeramo in Colle(BA) Via (in aggiorn.)Tel 330840303   

               Orario praticato ( In Aggiornamento )                               l nostro storico sito web - www.miopaesemio.it

       SEDE Via. Ladislao 35 70029 Santeramo in Colle (BA)

                       IL NOSTRO MOTTO: ( S.I.C.C.)

                         Progetto culturale dal titolo.

              " SAPERE, IMARARE, CONOSCERE, CAPIRE "        

Subito a seguire  una anteprima un omaggio " slides ",    per la "felicità della vista" e  " la gioia dell'udito " 


                    ESCURSUS - STORICO - GASTRONOMICO

                    ( S.I.C.C.)   SAPERE, IMPARARE , CONOSCERE, CAPIRE 

 In questa sezione troverete tutte le informazioni e immagini che" Paese Mio" si prodiga nel mettere a disposizione per quanto e più possibile dei vostri occhi e della vostra intelligenza, riguardo la storia, la cultura, la gastronomia, gli eventi, i ricordi, le tradizioni di Santeramo in Colle, nostro e vostro PAESE. 

                                                    Progetto nuovo

Abbiamo il piacere di presentarvi un nuovo progetto culturale. Per saperne di più, chiamateci al numero 330 840303, il nostro personale sarà a vostra disposizione.


              INFORMAZIONI, SALUTE  E  SAGGEZZA  GASTRONOMICA

Vi invitiamo a visitare il nostro nuovo sito web,realizato con semplicità Qui troverete tante informazioni utili e interessanti sulla nostra cultura locale. Personalità illustre, personaggi, gastronomia, prodotti GASTRONOMICI, arte, artigianato, storie, aneddoti, curiosità, avvenimenti, manifestazioni, che l'Associazione Paese Mio ha a cuore e che racchiude nel suo motto( Sapere, Capire, Conoscere, Imparare)



   L'AUTUNNO    e  I   SUOI     FUNGHI

      I FUNGHI   CARDONCELLI

  (pleutoruseryngii) Il        fungoCardoncello,

Chiamato con nomi diversi nelle varie Regioni (Cardoncello, Cardarello, Ferlengo, ungo Ferula ecc.E conosciuto e apprezzato fin dai tempidegli antichi romani, ritenuto espressione di forze soprannaturali, apprezzato e studiato nel Medioevo e Rinascimento.
Nel Medioevo era oggetto di canti in alcune taverne laziali e fu considerato prelibato e afrodisiaco al punto tale da essere messo all'indice dal Santo Uffizio perché distoglieva i Pellegrini dall'idea della penitenza che doveva essere collegata al Pellegrinaggio del Giubileo.
Il fungo Cardoncello o Ferlengo o Fungo di Ferula, è diffuso allo stato naturale nel sud dell'Italia, della Francia e della Spagna.
È il fungo più apprezzato in Puglia (ne è ricca la Murgia Barese), in Sardegna, in Basilicata e in alcune province del Lazio e della Sicilia.
Predilige il clima mediterraneo e cresce e si sviluppa sui resti dieryngium campestre ed eryngium marittimum. La sua comparsa nelle grandi distese apascolo caratterizza il momento magico dell'autunno.
Il Cardoncello, oltre ad essere una leccornia, è importante dal punto di vista dietetico. Infatti quello fresco contiene mediamente dall'85% al 95% di acqua, il4-5% di zuccheri, il3,8-4% di proteine, lo 0,4-0,7 di grassi; sono presenti in esso tutti gli amminoacidi principali e le vitamine con un buon livello, insolito per i vegetali, di biotina. Il fungoCardoncello,per il basso contenuto di grassi, per la presenza di importanti vitamine, per il valoreenergetico ridotto28calorie ogni 100 grammi) viene largamente impiegato in dieteipocaloriche. Nel tempo è stato definito in diversi modi. Alcuni lo considerano un fungo "onesto" perché non si confonde allo stato naturale con nessun fungo velenoso, altri lo considerano "discreto" perché il suo profumo in cucina non è penetrante, ma sottile ed "elegante". Altri, in epoca più recente, lo considerano "democratico" perché con i suoi aromi e saporiequilibrati, valorizza il sapore e gli aromi di altre pietanze, tanto da suscitare l'interesse gastronomico dei migliori maestri di cucina del mondo. 


   L'AUTUNNO    e     I   SUOI   FUNGHI

PLEUROTUS ERYNGII VAR.                      FERULAE


Curiosità: Questo fungo, considerato in Sardegna il "fungo" per eccellenza, viene anche chiamato "fungo di carne", per la compattezza della sua composizione. Ricercatissimo ovunque, in Sardegna, ma soprattutto nel sud, nelle pianure del Campidano e negli altipiani interni, si sviluppa in connessione con le radici della ferula, una Ombrellifera selvatica, tipica dei luoghi a clima caldo- temperato. Si può trovare anche nelle radure dei boschi di quercia.

Dove la raccolta di questi funghi non è continua, la var. ferulae può arrivare a pezzature notevoli, anche al kg di peso.

Possibilità gastronomiche: E' un fungo molto ricercato per la sua consistenza. Viene cotto alla brace, come una bistecca. Ottimo anche in bianco, trifolato e usato nei sughi, per condire pasta corta, risotto o fettuccine. 

Periodo: Cresce sia in autunno che in primavera, specialmente dopo le piogge. A seconda della piovosità stagionale, può crescere da ottobre alla fine di aprile, in quantità notevoli. 


   L'AUTUNNO    e   I   SUOI       FUNGHI                     CHAMPIGNON         
Il suo nome scientifico è “Agaricus”, quello latino “Psalliota”.
È bianco e coronato da un cappello; cresce nei prati, generalmente in autunno, e quando è giovane si può mangiare crudo.
Ne esistono diverse varietà, la più conosciuta è quella coltivata, la “Psalliota hortensis”, famosa con il nome di “Champignon” (fungo in francese).
Le prime testimonianze storiche che documentano in maniera piuttosto attendibile la coltivazione dei funghi risalgono al 1650, nei dintorni di Parigi, grazie alla scoperta fortuita di contadini che si accorsero della crescita di funghi sul composto spento di serra usato per la produzione dei meloni.
Nel 1780, un giardiniere francese, Chambry, scoprì che condizioni favorevoli alla crescita dei funghi erano presenti in modo considerevole nelle cave e nei cunicoli sotterranei.
I primi veri tentativi di coltivazione di funghi champignons in Italia risalgono attorno al 1890 a Roma, nelle grotte di Caracalla, ma bisognerà arrivare agli anni '50 dello scorso secolo perché la coltivazione del fungo Prataiolo o Champignon divenga una vera e propria attività produttiva organizzata.
Oggi il prataiolo coltivato nasce da un composto che ha funzione di humus e di alimento. Una volta immesso nei letti di coltivazione, il composto viene coperto da terriccio formato da torba, calce ed acqua.
Durante questo processo, definito di incubazione, fondamentale è il microclima che si stabilisce nella stanza colturale dosando aria, acqua e anidride carbonica.
Dopo 20 giorni circa compare il primo fungo (primordo), e da lì il composto produrrà tre/quattro fruttificazioni (volate), a cadenza di una settimana circa l'una dall’altra.
Il fungo Champignon è costituito per il 90% da acqua, praticamente privo di grassi, ricco di potassio, fosforo e ferro, contiene una quantità di proteine superiore a patate, spinaci e latte intero.
Il modo migliore per consumare il fungo prataiolo è a crudo, abbinato ad insalate dagli ingredienti più diversi. 


 Se nasce in voi il desiderio di conoscere le ricette, vi preghiamo suggerendo di richiederle per iscritto, oppure saremmo tanto contenti se passate dalla nostra sede associativa. Questo crediamo vi renderebbe più soddisfatti.


MAI CI STANCHEREMO DI FARVI MANGIARE BENE, SIAMO CERTI CHE NON CI FAREMO DIMENTICARE. SOGNERETE I NOSTRI PIATTI. SE VERRETE A TROVARCI, NON CI VORRETE PIU LASCIARE, VI ATTACCHERETE  ALLE NOSTRE CUCINE, VI ABBRACCERETE AI NOSTRI PIATTI. LE RICETTE SEMPLICI E ORIGINALI, SE LE DESIDERATE CONOSCERE , PER FAVORE FATECENE RICHIESTA, CERCHEREMO DI ACCONTENTARVI. FACENDO DEL NOSTRO MEGLIO. A riguardo si preferisce reiterare un invito,  un suggerimento, un consiglio : Veniteci a trovare,   (la " pratica " è più soddisfacente e " gustosa " della teoria)  .



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